Il sito di Canne della Battaglia, la cui memoria è legata al celebre scontro fra Romani e Cartaginesi del 216 a.C., sorge su una collina lungo la valle del Basso Ofanto.
L’Antiquarium, posto ai piedi della cittadella fortificata, accoglie l’esposizione museale, che si svolge su un unico piano, oltre agli spazi destinati agli uffici. Le ampie vetrate favoriscono il raccordo con le testimonianze archeologiche e con lo scenario naturalistico incontaminato. Il piccolo edificio fu realizzato nel 1958 per accogliere i reperti provenienti dagli scavi condotti nell’area illustrando, con l’utilizzo di plastici e di pannelli, le manovre tattiche messe in campo da Annibale e lo schieramento degli eserciti, durante la battaglia del 216 a.C. Nel 1999 l’allestimento veniva rinnovato nel rispetto delle nuove esigenze didattiche, presentando la storia del popolamento nella zona, dal neolitico all’organizzazione degli insediamenti indigeni, fino alle vicende di epoca medievale.
Il percorso espositivo attuale, inaugurato nel 2017 e arricchito dalla sala multimediale e da spazi dedicati alla didattica, documenta la lunga continuità di vita di Canne dalla Preistoria al Medioevo. La visita segue un ordine cronologico e tematico illustrando con reperti e citazioni delle numerose fonti l’evoluzione storica del sito e l’interazione con l’ambiente geografico dell’area dell’Ofanto. Gli apparati didattici, la veste grafica e i supporti multimediali rendono la visita molto coinvolgente.
Particolare rilievo viene dato al racconto della storica battaglia della seconda guerra punica del 216 a.C. La narrazione, accuratamente documentata, viene proposta nella sala multimediale con un video ricostruttivo visibile anche in 3D ed anche con informazioni sulle fonti storiche, la manovra tattica ed i protagonisti, contenute nei leggii multimediali interattivi.
La visita al Parco Archeologico si articola in due itinerari: il primo porta alla collina principale, dove era l’arx delle fonti latine e l’abitato medievale, con il castello e la basilica. Il secondo itinerario conduce alla basilica paleocristiana, all’area delle abitazioni daunie con le tombe a grotticella, e quindi alla fornace e al sepolcreto medievale.